37

chiunque ha visitate le case moderne di quelle città potrà meglio per­suadersi della verità di queste asserzioni. Malgrado ciò è utile lavvertire che più grande sviluppo avrebbero i nostri opifici di legnaiuoli, se tutti adottassero le macchine da segare i legnami e tutte quelle che servono a riquadrarli, e scorniciarli, e che economizzando il tempo, rendono più facili, più esatti, e più spicci i lavori maggiormente faticosi. Nelle grandi officine estere tutti i lavori di falegname vengono preparati a macchina, e per conseguenza riescendo più sollecita lesecuzione, si possono da quelle fabbriche sostenere più abbondanti commissioni, e ricavarne lucri mag­giormente ragguardevoli. Dall adoprare le macchine , vengono suggerite giornalmente nuove ed utili modificazioni nelle sagome, e nel modo di aprire e chiudere porte e finestre. Quello che da noi si crede novità, e

10 è realmente per qualche paese dItalia, non Io è per altre nazioni. E di fatti si videro nel Belgio sistemi di persiane fabbricate con macchine di precisione inventate dallespositore Berlens, e che altro non erano che

11 perfezionamento della macchinetta del fiorentino Bianchi. Ma quella era una vera e propria macchina che ha dato già eccellenti risultati, e questa non è che un piccolo modello il quale meglio studiato potrà pure sempre essere utile , e procaccerà sempre stima e onore al suo autore.

E quantunque quel sistema di persiane fosse di gran lunga superiore a quelle del Bianchi, nulladimeno non ottenne che una menzione onorevole perchè e in Francia e in Germania vi furono espositori che dimostrarono avere raggiunto una maggiore nuovità, un più evidente vantaggio nellesecu­zione di consimili lavori. E questo ho voluto dire perchè i nostri espositori vadano persuasi una volta per sempre, che altro è lesporre i propri lavori in una mostra provinciale, ove pochi sono i confronti, al­tro lazzardarsi ad una palestra mondiale come quella di Vienna. E che il non avere ricevuta una ricompensa , non è dipeso da trascuranza dei giurati, da altre meno plausibili ragioni, ma sibbene da quelle che ho esposto, le quali spero saranno valevoli a dimostrare che il non avere ottenuto un premio non indica biasimo, ma eccitamento invece a sempre più ingegnarsi di f ire il meglio possibile. Seguendo scrupolosamente il gran motto della Fiorentina Accademia del Cimento ,provando e riprovando, potranno certamente i nostri produttori ottenere in altre occasioni quelle onorificenze che adesso non poterono conseguire per essere i loro lavori inferiori a quelli di altre nazioni.

Sezione B. In questa sezione, ove non dovevano essere comprese che le mobilie comuni ed economiche, furono invece posti mobili ricca­mente intarsiati e scolpiti.

Il motivo di tale confusione io non lo so, posso indagarlo, e ras­segnandomi a prender le cose come erano, mi accingerò ora a dire qual­che cosa di questa sezione, separando, per quanto mi sarà possibile, i la­vori più semplici di stipettaio da quelli dellintagliatore e intarsiatore.