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piani delle sedie, ha potuto dare un tale sviluppo alle proprie fabbriche di sedie di legno curvato da spanderle a migliaia in tutte le parti del mondo.

Adesso ne abbiamo una ingente quantità anche in Italia a danno delle fabbriche chiavarine, che potrebbero, volendo, vincere in bontà e prezzo le sedie Thonét. Queste, come ognuno sa, sono leggiere quanto quelle di Chiavari, e non meno di esse eleganti e solide. Yi sono di tinta naturale cioè giallognola, e verniciate color palissandro. Le prime costano più, le seconde meno. La sedia Thonét poi si presta ad essere imbottita, e resa ricca ed elegante nel tempo stesso senza perder nulla della sua leggerezza. Allora diviene un mobile di lusso, e il prezzo cresce in proporzione, come cresce quello delle sedie di Chiavari quando sono dorate e impagliate più riccamente.

Ma le sedie del Thonét, che a centinaia di migliaia, e per meglio dire a milioni si producono dalle immense fabbriche e depositi stabiliti in Vienna, a Briinn, a Pest, ad Amburgo, a Berlino, a Parigi, a Londra ed in Amsterdam, sostengono qualunque concorrenza di altre imponenti fabbriche di mobili in legno curvato.

Eppure questo sistema di curvare il legno tentato da Michele Thonét fino dal 4834, fu riguardato in principio come tutte le cose nuove, più una cosa frivola, che di qualche merito. Devesi al patrocinio del principe di Mettermeli, se tale scoperta potè essere tradotta in fatto. Dovette però il Thonét subire grandi avversità prima di potere attivare in Vienna una fabbrica. Ciò accadde soltanto nel 4850, e dallora in poi i mobili di legno curvato guadagnarono una posizione onorevole nel commercio universale; e nel 4856 Michele Thonét potè attivare il suo grande stabilimento ne! Koriczan, e in breve giro di anni altre imponenti fabbriche e varie suc­cursali in Moravia e nell Ungheria.

Tutti questi stabilimenti riuniti furono messi in esercizio mediante motori della forza collettiva di 300 cavalli, impiegandovi 4000 operai. Quale gigantesco impulso abbia avuto la produzione giornaliera collettiva di tali stabilimenti lo dimostra il sapere che non meno di 4500 mobili escono da quelle fabbriche, lo che forma un approssimativa di 540,000 mo­bili allanno di diverse forme, cioè sedie, poltrone, sofà, piedi di tavole ecc.

Il legno ^adoperato in tali fabbriche nella più gran parte è il faggio rosso, ma simpiega eziandio il frassino, e la querce. Linventore di questa scoperta cessò di vivere nel 4874 in età di 76 anni. I suoi figli proseguono il colossale commercio del padre.

Il sistema Thonét premiato con numerosissime medaglie e distinzioni cavalleresche, fu adottato da molte altre fabbriche ed in Vienna, ed a Pest, ed a Monaco e in altri luoghi. Tutti fecero ampi guadagni con quelle belle sedie, ma nessuno superò mai quelle dellinventore, che adesso può ven­derle anche in Italia a prezzo convenientissimo , e da non temere con-