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illudere qualcheduno di quei troppo semplici facoltosi di estranee con­trade , che ben di sovente abbagliati da certe esagerazioni artistiche li comprano nei magazzini di antichità, reputandoli forse reliquie preziose di qualche Benedetto da Maiano, o Giovanni da Verona. Ma il giurì non si lasciò illudere da quelle false apparenze, e seppe premiare il merito ove realmente esisteva, lasciando lorpello nella debita incuranza.

I 177 espositori italiani del gruppo Vili appartenevano alle seguenti

provincie del Regno:

Toscana.N° 32

Venezia.» 31

Lombardia.» 29

Emilia.» 21

Piemonte.» 16

Provincie Napoletane.» 16

Liguria.» 14

Roma .» 7

Umbria.» 7

Sicilia.» 2

Sardegna.» 2

N° 177

Il gruppo Vili ottenne dal giurì :

Tre diplomi di onore ;

Una medaglia del progresso ;

Quattro dette del buon gusto;

Quindici dette del merito ;

Trentasei menzioni onorevoli ;

In tutto 59 ricompense.

Gli espositori premiati col diploma di onore appartennero uno alla To­scana, uno a Roma, uno a Venezia.

Quelli che conseguirono medaglia di progresso e di buon gusto, ap­partennero uno a Milano, tre alla Toscana, uno allUmbria.

Le medaglie di merito furono destinate:

N° 7 ad espositori della Toscana;

» 2 » della Liguria;

» 1 » di Lombardia;

. » » 1 » di Sicilia;

» 1 » di Roma;

» 1 » dell Umbria;

» 1 » della Venezia ;

» 1 » del Piemonte.