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forme esteriori. Ma non tutti i lavori intagliati e scolpiti furono collo­cati in questa sezione, e di alcuni dovemmo già tenere parola, avendoli altrove incontrati.

Quanto sia antica e famosa in Italia larte dintagliare il legno, quanto questo paziente lavoro abbia resi celebri moltissimi artefici dei secoli pas­sati, come la gentile Siena sia stata sempre la florida cuna di questa nobile professione, credo di averlo chiaramente dimostrato in altri miei scritti ( l ), e più diffusamente nella mia recente pubblicazione sulla scultura e tarsia in legno degli antichi tempi ad oggi ( 2 ).

Ma avendo promesso in questa ultima mia opera di voler cogliere qualunque opportunità per ampliare o rettificare le notizie già date intorno questa vetustissima arte, cosi mi credo in obbligo di dover qui registrare qualche nuovo cenno intorno ad antichi lavori di legno, che fin qui erano rimasti ignorati o poco conosciuti. penso poter esser ciò riguardato come un fuor dopera, ma un utile compimento a quanto dissi sulla scul­tura in legno, ed una nuova occasione di studio per coloro che si appli­cano a questa arte gentile.

Le grandi mostre artistiche industriali che si sono succedute dal 4861 ad oggi hanno provato ad evidenza che in Italia, più che in qualunque altro paese, riesce indispensabile agli artefici il curare le qualità estetiche dei loro lavori, per poter meglio vincere qualunque estera concorrenza.

I mobili nostri scolpiti e intagliati in generale, mentre sono prege­voli per solidità e cura nella esecuzione, peccano qualche volta per miscuglio di uno stile collaltro, per dissonanza di linee, per poca armonia in tutte le loro parti.

Questo complesso di errori offendendo il sentimento estetico, sacrifica spesse fiate ancora la sostanza stessa dellopera, ossia luso al quale deve servire; e di leggieri dimostra come la mente delloperaio si trovi errante nella ricerca di un tipo che gli manca, e che non gli riesce a creare per insufficiente cultura, e per mancanza di studi relativi.

Essendo questo un fatto innegabile, e che ogni giorno si rinnuova, più forte sento il bisogno di chiamare la mente dei giovani operai allo studio degli antichi modelli, e più grande il dovere di loro indicarli.

E tanto più mi sento spinto a porgere nuovi esempi da seguirsi agli studiosi, in quanto che anche nella recente esposizione di Vienna abbiamo dovuto toccare con mano, che questindustria del legno presso altri popoli è molto più accuratamente coltivata di quello che non lo sia fra noi.

E di fatti troviamo in esteri paesi una varietà forse minore di forme nei lavori, ma quasi sempre irreprensibili dal lato artistico, perchè gran­demente studiate. quella costanza di predilegere modelli, che il gusto

(1) Vedi Fisocchietti: Opere citate.

(2) Idem.