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curatissimo esame delle sue opere fatto da persone autorevolissime e competentissime.
Grande soddisfazione debbe poi aver provato Tanimo suo nel vedere acquistato dal Ministero della pubblica istruzione dell’Impero Austro-Ungarico il suo sorprendente bassorilievo rappresentante l’Aurora, per essere collocato come modello in un museo; e per vedere acquistati da altri musei e da personaggi ragguardevoli la massima parte degli altri suoi lavori.
Accordate queste due supreme onorificenze, il giurì prese in esame gli altri lavori della sezione, e unanimemente e con pieno plauso assegnò la medaglia del buon gusto alle venustissime cornici del senese Pasquale Leoncini, professore di ornato e plastica nella scuola preparatoria d’intaglio ed altre arti professionali in Firenze.
Ammirò grandemente la purezza del disegno, la correttezza della forma, l’eleganza degli ornati, la disinvoltura e finitezza della esecuzione, e la bellissima composizione di quelle stupende cornici. Lamentò non aver potuto ammirare altri lavori di questo modesto quanto celebratissimo artista, il quale ha pochi che lo superino nella valentia del disegno.
Fu generale il rammarico di non potere avere sott’occhio il bassorilievo esprimente lo svenimento di S. Caterina, e la elegantissima cornice che lo rinchiude, dei quali aveva spedito la fotografia. Il fortunato possessore di quel classico lavoro, che è il signor Pietro Peraccini di Siena; fu inflessibile alle preghiere di chi glieli richiese per esporre a Vienna , ma quando si possiede un tesoro di arte come quello, bene scusabile si è la gelosa cura che si ha nel custodirlo.
Il Leoncini non si è mai lasciato abbagliare dai grandi guadagni, che gli procurerebbe un vasto laboratorio. Egli si è sempre mantenuto nella sua modesta abitazione ove lavora con un suo figliuoletto, e pochi allievi, e rari sono i lavori, ma sempre perfettissimi che escono da tale umile studio.
Il Leoncini ama l’arte per l’arte; si contenta di condurre una vita modesta, ed ha immensa compiacenza di ammaestrare più che di fare. Procura agli altri quelle opportunità di larghi guadagni, che egli ha costantemente avuti in non cale.
Più unico, che raro, ai giorni nostri, egli vive ritiratissimo non cerca commissioni; accetta di buon grado quelle che gli vengono ofTerte e le eseguisce con la più rigorosa esattezza; intende gli elogi che da ogni parte riscuotono i suoi lavori quando escono dalle sue mani, ma non sale in superbia per questo.
Niente invidioso dell’altrui fortuna, sa contentarsi dell’aurea mediocrità delle sue risorse, e l’alito infuocato dell’ambizione non disturba mai la serenità della sua vita onorata e tranquilla.
Antico ammiratore di tante virtù, sento compiacenza estrema nel rendere questo tributo di giustissima stima a questo onorandissimo artista, che ho la soddisfazione di aver proposto all’insegnamento di una scuola da