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me fondata e presieduta, e della quale spero grandi risultati per chi si dedichi all'arte professionale 6).

Un altra medaglia del buon gusto fu pure concessa con unanimi voti e plauso ai tre giovani artisti senesi Guidi, Gosi, e Querci, che per la prima volta presentarono i loro lavori ad una esposizione universale.

Commendevolissima fu trovata specialmente una cornice ovale con putti, fiori e frutta ammirabilmente intrecciati. La bellissima composi­zione, la correttezza del disegno, la svelta e finitissima esecuzione, chia­ramente deponevano della privilegiata intelligenza di questi giovani ar­tisti, i quali meritavano una distinta prova di stima, e la ebbero nella conferita medaglia del buon gusto.

Giova sperare che a questi egregi artisti non mancheranno propizie opportunità per rivelare sempre più la loro artistica capacità, e che non sarà questa lultima volta che io prenderò in mano la penna per tessere i loro giusti encomii. E qui mi sia concesso di notare, che a mia cura fu offerta in omaggio al museo austriaco di arti applicate alle indu­strie a Vienna una bella collezione di fotografie riproducenti i più bei lavori condotti in legno dai rammentati artisti, e che tale omaggio venne altamente apprezzato, e dal direttore del museo, e dallaugusto suo pro­tettore S. A. I. lArciduca Raniero.

Il museo di Pest acquistò poi un cofanetto eseguito dai rammentati artisti.

Altri due già cogniti e valenti intagliatori senesi, Carlo Bartolozzi e Nicodemo Ferri, esposero un letto riccamente intagliato, ed una cassa- panca ugualmente lavorata in noce. Entrambi questi grandiosi lavori fer­marono ben giustamente lattenzione del giurati, che ammirandone la buona esecuzione ed il conveniente disegno, accordarono unanimemente agli autori una medaglia di merito.

Nel concedere una tale ricompensa però, dovettero rimproverare a questi valorosi artefici la poco felice idea di reclamare un prezzo esorbi­tanti di tali loro cospicui lavori, i quali se rimasero invenduti, ad essi solo se ne deve ascrivere la colpa.

Sappiamo che Ferri e Bartolozzi hanno aperto un opificio a Roma, e che uno ne vogliono aprire in via Nazionale a Firenze. E mentre applau­disco a questo loro nobile proposito, debbo però con tutta franchezza dir loro, che se non sanno contentarsi di prezzi più equi e ragionevoli , ben difficilmente potranno formarsi una buona clientela di avventori e in Roma, e in Firenze. In questa ultima città incontreranno valentissimi competi­tori, e officine benissimo avviate, alle quali concorrono e nazionali ed

(1) La scuola in questione venne premiala con medaglia di merito alla esposizione di Vienna, e fu lunica fra quelle di Firenze che conseguisse un tale onore.

FisoccniETTi Industria del legno.

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